Descrizione
Insegnante: Alberto Popolla
STORIE E PRATICHE DI IMPROVVISAZIONE LIBERA
L’improvvisazione libera è quella pratica musicale che si afferma in Europa e negli Stati Uniti agli inizi degli anni ’60 e che contiene elementi sia di derivazione jazz che di ambito contemporaneo. Uno dei suoi massimi esponenti e teorici, il chitarrista Derek Bailey, l’ha definita anche improvvisazione non idiomatica, perché trascende stili, generi e linguaggi per dare il più ampio spazio possibile alla propria espressività, personale e di gruppo. Liberi da forme e stilemi predefiniti, i musicisti e le musiciste hanno la possibilità di elaborare proprie dimensioni artistiche, sia in solitario che in stretta connessione con gli altri, costruendo relazioni musicali istantanee, immediate. L’improvvisazione libera, pur avendo negli anni stabilito una metodologia e una serie di comportamenti seppur labili e non rigidamente codificati, permette a chiunque abbia la voglia e la curiosità, di poter improvvisare, di potersi esprimere con il proprio strumento e con la propria voce.
Giorni e orari previsti : | Il martedi dalle ore 18.30 alle 20:00, cadenza mensile a partire dal 30 novembre. Ecco le tutte date 30 Novembre 202121 dicembre 2021 18 gennaio 2022 22 marzo 2022 |
Il corso si articola in 8 incontri di un’ora e mezza ciascuno, a cadenza quindicinale, on line e con l’ausilio di documenti, playlist, immagini e video. Ogni incontro prevede una parte storico teorica dove si conosceranno i protagonisti che fanno riferimento all’improvvisazione libera e il loro contesto. Successivamente, verranno fatti una serie di esercizi, di pratiche e approcci improntati al o ai musicisti e alle musiche trattati nella prima parte, provando a mettere in musica le suggestioni dettate dall’ascolto e dall’approfondimento storico e teorico. Dalla contemporaneità striata di blues di Jimmy Giuffre agli esperimenti sonori di John Stevens, dalle concatenazioni tematiche di Ornette Coleman all’aleatorietà di Earle Brown e John Cage, avremo la possibilità di viaggiare musicalmente in un territorio ancora in parte inesplorato, tra suoni inauditi e sperimentazioni melodiche. Il tutto all’insegna della composizione istantanea, della libera improvvisazione. Su piattaforma zoom, con un numero minimo di 8 partecipanti.